< > FARE … quel modo di fare agricoltura che produce paesaggi e genera “bontà”

Il verbo “fare” implica un’azione, mette in moto processi e dinamiche.
La produzione di un bene è preceduta da un pensiero, da un’idea, spesso da calcoli, stime o valutazioni di ogni genere, che portano poi a fare questo, quello o altro ancora. È un fare che genera altro fare, sono azioni che ricadono tutt’intorno. È una mente spesso inquieta, dinamica, che si riposa nella ricerca ed in una prospettiva immaginata o anche solo sognata, eppure realizzata!

RICERCARE … perché nella ricerca si ritrova stimolo e motivazione

Cercare di nuovo - cercare con impegno e attenzione – penetrare – scegliere con molta cura. Diverse le accezioni del verbo, tutte afferenti ad un atteggiamento volto alla profondità delle cose. Profondità scandagliata in uno scavo fatto di cumuli, vasellame e terra o attraverso una lente per letture microscopiche o in un archivio che sa di polvere e carta, tra le mura di un laboratorio tra camici e provette. In questa ricerca oculata ed attenta del profondo si rivela l’anima, si trovano le risposte, emergono le soluzioni.
ABITARE … il luogo da vivere, il luogo da abitare

Si racconta che i monaci, ai tempi, costruissero i monasteri in luoghi isolati e paludosi con il preciso obiettivo di bonificarli. Mettevano dunque in atto tecniche adatte a trasformare quei luoghi inospitali per renderli aree prospere e regimentate.
Abitare è fare casa ed oltre, è rendere ospitale un ambiente che potrebbe non essere tale; è migliorare, abbellire, curare, innovare… la propria casa, il quartiere, il paese, ovunque si lavori, tutto intorno.
COLTIVARE … si coltiva un sogno, un desiderio, così come si mette a coltura un terreno

Ad un punto della storia, in una data fase della sua evoluzione, l’essere umano e il mondo vegetale hanno instaurato un rapporto di dipendenza reciproca. L’uomo, selezionando le varie specie vegetali che si sono via via adattate a nuovi contesti ed habitat, ha data inizio ad un processo di domesticazione tutt’ora in corso. Nella stupefacente storia delle sue origini, l’essere umano fa agricoltura, prendendosi cura di sé e del virtuoso sistema che è stato capace di generare.
IL FESTIVAL DI CHI SEMINA E RACCOGLIE IL FESTIVAL DI CHI SEMINA E RACCOGLIE
IL FESTIVAL DI CHI SEMINA E RACCOGLIE IL FESTIVAL DI CHI SEMINA E RACCOGLIE

VENERDÌ
11 ottobre 2024

ore 18:00
VI edizione “Premio SolcoMaggiore”
il premio che celebra le infinite prospettive che l’agricoltura è in grado di generare.

interverranno inoltre:
Ermanno Tritto
responsabile relazioni del
Foody Mercato Agroalimentare Milano;

Alfonso Iaccarino
chef del ristorante Don Alfonso 1890
di Sant’Agata sui Due Golfi;

Selene Biffi
di She Works for Peace.

Intermezzi musicali:
M° Barbara Guida
chitarra e cetra,
M° Annalisa Tarallo
flauto.

Degustazione dei prodotti del
territorio.

SABATO
12 ottobre 2024

ore 10:30
Tavola rotonda su
Lo stato dell’arte del Progetto
Bio.Arch. – Biodiversità
e Archeologia.

Parteciperanno:
Prof. Maurizio Cattani
Docente di Preistoria e Protostoria,
Dipartimento di Archeologia UNIBO
con gli Archeologi dell’Univerità
di Bologna;
Dott.ssa Milena Petriccione
del CREA Centro di ricerca per Olivicoltura, Frutticoltura e Agrumicoltura di Caserta.

ore 17:30
Selene Biffi
Imprenditrice sociale e ideatrice
dell’associazione She works for Peace.

ore 18:00
Prof. Luigino Bruni
Economista e Storico
del pensiero economico.

ore 19:15
Degustazione dei prodotti
del territorio.

ore 20:30
Spettacolo di e con
Gilda Deianira Ciao,
suoni e musiche dal vivo di
Gianfranco Villano.